Il perchè del progetto


Il progetto di ridonare al mondo gli scritti e le altezze spirituali del Beato Alano della Rupe, è stato per me come una chiamata nella chiamata.

Mi chiamo don Roberto Paola, sono nato a Roma il 13 giugno 1969, e cresciuto a Sambiase, provincia di Catanzaro.  

La vocazione al Sacerdozio è nata con me, la ricordo nitidamente fin all'età di quattro anni, e non era uno dei normali sogni che fanno i bambini, che oggi vogliono fare il Sacerdote, e domani magari l'Astronauta. In me è sempre stata chiarissima l'origine del gomitolo della mia vita, ossia, che ero nato per essere Sacerdote, e questo mi dava una gioia immensa e una fretta di crescere, per arrivare al giorno dell'Ordinazione.  

Fin da piccolo, fui affascinato dalla grandissima devozione di mia madre alla Madonna del Rosario di Pompei e al Suo Santuario, e, pur senza conoscere il significato di quel Quadro, di cui arrivavano le stampe a casa (Quadro che raccontava, in immagini, le antiche storie del Beato Alano), mi avvicinai tanto al Santo Rosario, e ne scoprivo sempre una forza misteriosa e una calamita contagiosa che mi legava al Cielo.  

Sono diventato Sacerdote, per le mani del Beato Giovanni Paolo, II il 28 aprile 1996, e da allora esercito il mio ministero sacerdotale a Roma, nella Parrocchia San Luca Evangelista al Prenestino, il cui Parroco, Mons. Remo Bonola, con il suo attaccamento al Rosario e alla Madonna, molto mi ha aiutato a gettare le basi della prima Confraternita del Rosario a Roma.  

Quella che definisco "la chiamata, nella chiamata", a opera del Beato Alano, avvenne il 27 aprile del 1998, quando una mattina trovai, su un tavolino di ingresso della mia Parrocchia, una pagellina del Rosario su cui erano scritte le 15 Promesse della Madonna a San Domenico e al Beato Alano della Rupe, Promesse che mai avevo letto, e mi rimase nel cuore quel nome "Beato Alano" che mai avevo sentito nominare.

Il giorno dopo, il 28 aprile 1998, andando in una casa editrice cattolica a prendere dei libretti di preghiera per il mese di maggio, essendo arrivato molto prima dell'orario di apertura, chiesi se potevo consultare il catalogo della loro biblioteca, e iniziai quasi per curiosità, a cercare nello schedario quel nome "Alanus", che non riuscivo a rimuovere dalla mente; sobbalzai d'improvviso di gioia quando trovai una delle schedine del catalogo cartaceo, che in quella biblioteca era conservata una copia dell'ultima edizione latina del 1847, delle opere del Beato Alano della Rupe.

Iniziai la traduzione insieme ai miei genitori, Gaspare Paola e Rosina Murone, bravi latinisti, e nel 2002, iniziai la revisione del testo avvalendomi anche della collaborazione di due brave laureate in lettere classiche, Alberta Cardillo e Annalisa Massimi, il cui aiuto è stato preziosissimo per i tanti dubbi che erano rimasti ancora irrisolti.

Il tempo però scorreva senza giungere ancora alla fine dell'opera, perché il latino era veramente ostico, a motivo delle costruzioni poetiche e a motivo dei medievalismi e ricercatezze stilistiche: per tali ragioni, da più parti mi si consigliava di desistere dall'opera. 

Io, tuttavia, sentivo nel cuore che dovevo andare avanti, ma non sapevo come fare per realizzare quel progetto, quand'ecco, la notte tra il 24 e il 25 novembre del 2004, feci un sogno che, per me, corrisponde ad un mandato: sognai di trovarmi nell'antica Chiesa di San Francesco di Paola, a Sambiase, e, accanto ad un altare laterale dedicato all'Annunciazione (in realtà, nella Chiesa, in quel posto, vi è la pala d'altare di Santa Lucia), vidi che vi era un vecchio credenzone a vetri, e, al ripiano superiore, vi era un'antica statua di un Santo, vestito di bianco, con il saio domenicano: il volto era sui cinquant'anni, ma era smunto, i capelli erano corti e rossastri, aveva in una mano la Corona del Rosario e nell'altra portava uno Stendardo a forma di rombo che aveva una Croce azzurra e 15 stelline intorno, che gli occhi della statua guardavano intensamente.

Mentre mi chiedevo chi fosse questo Santo, che in quella Chiesa io non avevo mai notato, vidi, sempre nel sogno, vivo accanto a me, la persona che era rappresentata nella statua, e tra le mani aveva un foglietto bianchissimo, splendente, ripiegato su se stesso. Mi prese la mano destra nella quale avevo un portamonete: sentivo la sua mano come se mi trasmettesse la sua forza, e, allo stesso tempo, mi sembrava chiedermi di mettergli a disposizione tutto quello che possedevo (il portamonete). Poi, egli aprì questo foglietto bianchissimo e risplendente, davanti ai miei occhi, perché lo leggessi; ci provai, ma in esso vedevo solo lettere grandi, antichissime e indecifrabili, scritte a inchiostro antico di penna stilografica (ricordo in particolare una sorta di A ma assai confusa), richiuse il foglietto, me lo diede tra le mani, e mi disse: "RECITA SEMPRE IL ROSARIO, E DIFFONDI IN TUTTO IL MONDO LE PAROLE CHE IO HO SCRITTO SUL ROSARIO". Io presi tra le mani il foglietto e dissi: "Io lo so chi sei, tu sei il Santo Curato d'Ars!", e lui rispose: "No, non sono il Santo Curato d'Ars!"; ma io ribadii: "Si, tu assomigli proprio al Curato d'Ars!", e lui: "Io non sono il curato d'Ars!", ma non mi disse chi era, come neanche nel suo libro si è mai chiamato per nome, ma si autodefiniva soltanto: "il Novello Sposo di Maria!".

Poi, d'improvviso cambiò la scena del sogno, e mi ritrovai in un'altra Chiesa antica, che sta nel paese accanto a Sambiase, la Chiesa di San Teodoro, a Nicastro, chiesa antica del centro storico alto. E, nella navata centrale della Chiesa, vidi che vi era un tunnel e decisi di percorrerlo per vedere dove portasse. Questo tunnel aveva un'uscita laterale a breve distanza, e io uscii dal tunnel lateralmente; ma, lì vi era come una piccola casa e tutt'intorno roccia, e dalla casa, ecco uscire una famiglia di tre persone, che mi dicono di rientrare nel tunnel, e che mi avrebbero accompagnato loro, e proseguimmo insieme. Il tunnel nel sogno durava tantissimo, sembrava non finisse mai quell'oscurità, quand'ecco, dopo tantissimo percorso nel buio, vidi una luce alla fine del tunnel, e mi misi a correre, e dove sbucai? Davanti a piazza della Minerva a Roma, (esattamente davanti all'elefantino al centro della piazza), la Basilica di Santa Maria sopra Minerva, che è stata sede della prima Confraternita del SS. Rosario, e dove è sepolta Santa Caterina da Siena.  

Allora mi girai per vedere se la famiglia che mi aveva accompagnato era uscita dal tunnel, e li vidi che erano accanto a me, ma dal tunnel usciva in continuazione una folla sterminata di persone, un popolo di cui mi sentivo di esserne diventato Padre.

La mattina mi svegliai pieno di gioia di paradiso (una gioia che mi durò sei mesi), e decisi di proseguire da solo nel lavoro sul testo, che era da snodare in tantissime parti, e, pian piano, chiedendo aiuto al Beato Alano, la cui immagine stava sempre davanti a me, quando mi sedevo alla scrivania, tutto mi sembrava semplice da risolvere.  

E, finalmente, il 28 aprile del 2005, mentre suonava l'Angelus di mezzogiorno, sette anni esatti dopo aver trovato a San Luca la pagellina con le 15 Promesse e aver ritrovato il libro del Beato Alano, terminai l'opera e la consegnai per l'imprimatur in Vicariato e poi in tipografia per la stampa. 

Due mesi prima del sogno del Beato Alano, intanto, era nata in modo provvidenziale anche la Confraternita del SS. Rosario, secondo gli Statuti dettati dalla Madonna a San Domenico e al Beato Alano, recitando tutte le settimane il Rosario nei suoi tradizionali Quindici Misteri (unificando il quarto e il quinto Mistero Gaudioso, e nel quinto Mistero Gaudioso inserendo i cinque Misteri della Luce in un solo Mistero, così da conservare "l'ordito originario della struttura del Rosario", insieme ai cinque nuovi Misteri della Luce, voluti dal Beato Giovanni Paolo II).  

Da allora sono passati nove anni e la Confraternita conta circa 350 iscritti, e, dal 2013 si riunisce nella Parrocchia San Luca Evangelista al Prenestino a Roma, tutte le domeniche dalle ore 17,00 alle ore 18,30, mentre in precedenza si riuniva il martedì alle 20.15: il Beato Alano ci ha donato l'antico giorno di Confraternita, la domenica, il Giorno del Signore, e siamo passati dall'essere un piccolo gruppo, ad essere una realtà di preghiera della nostra parrocchia.  

La Confraternita ha anche realizzato il primo musical sul Rosario: il 7 ottobre del 2011, la Madonna, a sette anni dall'inizio della Confraternita, ci ha concesso la grazia di presentare, per la prima volta nella Storia della Chiesa, un musical sulle Gloriose Apparizioni della Madonna del Rosario a San Domenico e al Beato Alano della Rupe, dal titolo "L'Albero dalle 150 Rose", e la prima del musical è avvenuta nel teatro San Luca a Roma.

Un'altra grazia speciale è stata il sito internet, la cui prima versione è conservata nella sezione "Home>il sito com'era" a perpetuo ricordo, e fu creata e donata nel 2006 da una giovane di Verona, che si trovava a Roma per uno stage, Roberta Caceffo, con la collaborazione di un suo amico. Un grazie per questo gioiello che ci hanno donato, e che, in questi ultimi mesi è stato aggiornato grazie all'aiuto di una ragazza di Roma e un ragazzo di Milano. Il sito è ancora agli albori: vorremmo fare dei lavori grandiosi come meriterebbe il Rosario di Maria SS. e il Suo Cantore, il Beato Alano della Rupe, ma ancora siamo appena all'inizio dei lavori: la raccolta e traduzione di tutte le antiche Bolle sul Rosario e del Magistero sul Rosario in genere, la traduzione italiana delle antiche fonti sul Rosario, la traduzione del libro del Beato Alano nelle maggiori lingue moderne sono ancora in bozza sulle nostre scrivanie, e solo in parte, quest'anno, sono state pubblicate sul sito.

Altra grazia che abbiamo voluto condividere, sono i viaggi spirituali sulle orme del S. Rosario, di San Domenico e del Beato Alano, lungo i sentieri inesplorati di Francia, Germania, Italia e Olanda, e disponibili sulla pagina youtube della Confraternita dal titolo: "Regina Sacratissimi Rosarii", e nelle foto degli album facebook: "Regina Sacratissimi Rosarii - Beatus Alanus De Rupe - Confraternita SS. Rosarii"; "Chi prega il Rosario si salva (la Madonna al Beato Alano)"; "Confraternita del Santissimo Rosario Parrocchia San Luca Evangelista, Roma".  Vi è, infine, un blog, dal titolo: "Beato Alano della Rupe", con le omelie dal taglio mariano.

Il 2 febbraio 2013 è stato pubblicato sul sito, un libro in pdf che raccoglie le pagine più belle del Beato Alano della Rupe, il Mariale, la cui traduzione è fluida e moderna, e che ha, a fronte del testo (che ha un carattere grande anche per chi si stanca a leggere), circa 770 pagine di foto sui quadri del Rosario e sui passi del beato Alano; e poi una Vita di Maria nei Mariali Medievali, per avere una conoscenza delle Antiche Vite di Maria Santissima. I libri, già gratuitamente consultabili, dovrebbero uscire a stampa alla fine del 2013.

E' poi in corso la traduzione degli antichi manoscritti e incunaboli da cui nel sec. XVII è nata questa collezione di scritti curata, nel sec. XVII, dal P. Andreas Coppenstein O.P.  

Stiamo iniziando, a partire da maggio 2013, i primi timidi tentativi di dipingere dei pannelli con scene della vita del Beato Alano, le cui stampe saranno a breve pubblicate sul sito.  

E, per ultimo, vorremmo anche preparare dei Canti sul Santissimo Rosario, da usare durante la preghiera in Confraternita. 

Questo percorso sembra senza fine, e forse è quello che vogliamo, lasciando a tutti i Rosarianti della Storia il compito di continuare quello che abbiamo con amore e fatica iniziato, condividendolo gratuitamente.

VORREI LASCIARE UNA SOLA DISPOSIZIONE PER IL TEMPO PRESENTE, E PER CHI VERRA' NEL TEMPO DOPO DI ME A GUIDARE QUESTA PAGINA: LA MADONNA NON VUOLE ASSOLUTAMENTE L'USO DEL DENARO NELLA SUA CONFRATERNITA DEL ROSARIO, E VORREI ESTENDERE QUESTO SUO APPELLO ANCHE A TUTTO QUELLO CHE RIGUARDA IL ROSARIO. ALLORA, NE' ORA NE' MAI, A NESSUNO E' PERMESSO DI APRIRE CONTI CORRENTI O BONIFICI O RICHIESTE DI AIUTO ECONOMICO SU QUESTO SITO, O DI VENDERE CON PROFITTO LE COSE IVI PUBBLICATE: "GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO, GRATUITAMENTE DATE". QUELLO CHE VIENE REALIZZATO ON LINE, E' GRATIS PER TUTTI, E CHI DESIDERASSE RICEVERE LE PUBBLICAZIONI CARTACEE, O I ROSARI DI 15 MISTERI, VI SARA' SOLO IL PREZZO DI COSTO D'OPERA, E LE SPESE DI SPEDIZIONE.   

SIA TUTTO A GLORIA DELLA MADONNA DEL ROSARIO E DEL SUO PIU' ALTO CANTORE, IL BEATO ALANO DELLA RUPE.


Don Roberto Paola

5 - VIII - 2013



don Roberto Paola (13-6-1969) durante l'Ordinazione Sacerdotale per le mani di San Giovanni Paolo II
Rosina Murone (22-1-1938-+13-1-2017), madre di don Roberto Paola,
traduttrice delle opere del Beato Alano
Gaspare Paola (5-8-1934), padre di don Roberto Paola, traduttore delle opere del Beato Alano
Pellegrinaggio a Recanati nella Chiesa di San Domenico:
statua del beato Alano della Rupe (novembre 2012)


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